Tajani avvia i contatti per il G7, colloquio con Blinken

Il rispetto dell’ordine internazionale, basato sulle regole e i valori democratici, sarà una delle stelle polari della presidenza italiana del G7, in una fase di profondi sconvolgimenti provocati dal conflitto in Medio Oriente e dall’invasione russa dell’Ucraina. Proprio le due guerre sono state tra gli argomenti principali di un colloquio tra il ministro degli Esteri Antonio Tajani ed il segretario di Stato americano Antony Blinken: il primo di una serie di contatti avviati dal titolare della Farnesina con i partner del gruppo, per fare il punto sulle sfide più urgenti. L’obiettivo di Roma, ha sottolineato il titolare della Farnesina, è sfruttare la “naturale proiezione nel Mediterraneo” per “promuovere soluzioni per la pace e la stabilità” in una regione centrale anche per la questione migranti. Sarà un anno intenso, ricco di riunioni, che avrà il suo culmine a giugno con il summit dei leader, ospitato dalla premier Giorgia Meloni in Puglia.

Nel colloquio con Blinken, Tajani ha innanzitutto confermato l’importanza primaria che l’Italia attribuisce al rapporto con gli Stati Uniti. Un partner su cui si punta molto per dare sostanza ad iniziative comuni nel G7. A partire dagli sforzi per arrivare ad una “soluzione diplomatica” a Gaza, con l’Italia “impegnata a garantire l’invio di aiuti umanitari alla popolazione civile ed evitare la regionalizzazione del conflitto”. Tajani, a questo proposito, ha assicurato il collega americano che l’Italia considera prioritaria la difesa della libertà di navigazione nel Mar Rosso, dove gli yemeniti Houthi, alleati dell’Iran, continuano a minacciare i mercantili occidentali. La guerra tra Israele e Hamas, in ogni caso, non deve far dimenticare l’Ucraina, da quasi due anni vittima dell’aggressione russa. “Continueremo a sostenerla convintamente, anche sul fronte della ricostruzione”, ha assicurato Tajani.

Nella ricerca di stabilità l’Italia guarda anche ai Balcani e all’Africa: “Un continente con cui vogliamo promuovere partenariati paritari, efficaci e mutualmente vantaggiosi per la sicurezza e resilienza del continente”. Una strategia pensata anche per contenere i flussi migratori irregolari, e su cui il governo italiano ha avviato un percorso condiviso con la comunità internazionale, lo scorso luglio, lanciando il “Processo di Roma” con i Paesi del Mediterraneo, africani e del Golfo, ha ricordato il vicepremier.

La presidenza italiana affronterà altri temi decisivi come: il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, il commercio internazionale basato sulle regole, la transizione digitale, incluso lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Con un metodo improntato al dialogo e alla collaborazione, mantenendo sempre fermi i capisaldi del rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani, ha sottolineato la Farnesina. E nel confronto si guarderà anche all’area dell’Indo-Pacifico, una regione in forte crescita e al centro di una crescente competizione internazionale.

L’agenda della presidenza G7 sarà fitta. Sotto la guida di Tajani verranno organizzate quattro riunioni ministeriali: due degli Esteri ad aprile a Capri e poi in autunno a Fiuggi; una riunione del Commercio Internazionale a luglio (Reggio Calabria) e una riunione dei ministri dello Sviluppo in autunno (Pescara).

L’anno della presidenza italiana del G7 avrà il suo culmine nel vertice dei capi di stato e di Governo che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ospiterà a Borgo Egnazia (Puglia) in giugno. Specifiche sessioni ministeriali saranno dedicate ai principali argomenti dell’attualità internazionale, da Industria e spazio, a Infrastrutture e trasporti, passando per Economia, Turismo, Giustizia, Ambiente, Salute e Agricoltura.