Il mondo del cinema e dello spettacolo è in lutto per la scomparsa di Sandra Milo, avvenuta oggi all'età di 90 anni. Il suo vero nome era Salvatrice Elena Greco, nata il 11 marzo 1933 a Tunisi. Come la sua celebre collega Claudia Cardinale, con cui condivise un viaggio cinematografico memorabile in "8 1/2", Sandra Milo resterà indelebile nella memoria collettiva per l'interpretazione di Carla, l'amante del regista Guido Anselmi, nel capolavoro di Federico Fellini.
Mentre i più giovani potrebbero non collegare immediatamente il nome di Sandra Milo alla sua iconica interpretazione in "8 1/2", è stata una figura prominente nel cinema italiano e mondiale per un decennio. Collaborò con registi come Rossellini e Pietrangeli prima di diventare un punto fermo nelle opere di Fellini, tra cui "Giulietta degli Spiriti". La sua presenza vivace e la sua risata distintiva rimangono impresse nella mente di tutti.
La vita sentimentale di Sandra Milo fu altrettanto intensa, con matrimoni, divorzi e legami importanti. Professionalmente, abbandonò il cinema alla fine degli anni '60 per poi fare un ritorno significativo sulle scene in un contesto politico-culturale diverso. Dopo esperienze in radio e televisione, si affermò come icona, anche se talvolta etichettata come "trash".
La sua vita fu segnata anche da uno scherzo telefonico crudele durante una trasmissione televisiva, ma riuscì a superare le difficoltà e a continuare la sua carriera. Sandra Milo rimase coinvolta nella storia politica italiana, legando la sua vita a personaggi influenti come Bettino Craxi. Nel suo libro "Amanti", pubblicato nel 1993, raccontò dettagliatamente la sua vita pubblica e le relazioni nell'Italia della Prima Repubblica.
Nelle sue ultime interviste, dimostrò di essere una donna controcorrente, esprimendo opinioni franco-sincere, inclusa una posizione critica nei confronti del movimento #MeToo. La sua voce e la sua personalità uniche lasceranno un'impronta indelebile nella storia del cinema e dello spettacolo italiano.