VERSO LA STRATOSFERA: L’Albero del Veleno – 2013


 

TRACKLIST:

01. Dove danzano le streghe (5:41)

02. …E resta il respiro (5:58)

03. Presenze dal passato (3:47)

04. Un altro giorno di terrore (5:02)

05. Due anime nella notte (5:50)

06. Al di là del sogno…l’incubo riaffiora (12:08)

FORMAZIONE

Lorenzo Picchi / chitarra

Nadin Petricelli / tastiere, synth

Francesco Catoni /viola

Marco Brenzini / flauto

Michele Andreuccetti / basso

Claudio Miniati / batteria

Ringrazio innanzitutto l’amico Osel per avermi fatto conoscere questo gruppo alle prese con il loro primo album. L’ho ascoltato parecchie volte e devo dire che si tratta di un ottimo lavoro. Non per nulla lo voglio condividere con tutti voi. Osel mi ha presentato la band come ispirata ai Goblin e in effetti non ha tutti i torti. L’Albero del Veleno deve non poco allo storico gruppo di Simonetti & co. Già i titoli dei brani sono un preludio alla loro musica. Se ripercorriamo la biografia capiremo meglio anche il perché. Preciso solo che questo sestetto fiorentino ha realizzato due soli album: “Le radici del male”, pubblicato dalla Lizard nel 2013 e “Tale Of A Dark Fate”, secondo e ultimo prodotto, pubblicato nel 2017 dalla Black Widow. 

“L’Albero del Veleno affonda le sue radici nel 2010 grazie ad idee sparse di pianoforte scritte da Nadin Petricelli (tastiere e synth), talmente malinconiche e suggestive da invogliare Claudio Miniati (batteria) a creare un progetto con l’intento di ricreare musica unicamente strumentale, seguendo lo stile delle colonne sonore dei film horror degli anni ’60/’70/’80. Entro breve il gruppo si stabilizza con l’ingresso di Lorenzo Picchi (chitarra), Dario Agostini (basso) e Marco Brenzini (flauto traverso). E’ grazie alla sinergia delle varie influenze musicali ed alla passione del cinema horror europeo che i primi pezzi vedono la luce, portati avanti assieme ad un medley delle colonne sonore di alcuni dei film più rappresentativi di Lucio Fulci (“Sette note in nero”, “Zombi 2”, “Paura nella città dei morti biventi” e “…E tu vivrai nel terrore! L’aldilà”).

Per giungere però al risultato prefissato manca ancora qualcosa: nel novembre del 2011 entra così a far parte della band Francesco Catoni (viola). Nello stesso periodo Michele Andreuccetti prende il posto di Dario Agostini al basso. E’ con questa formazione che il gruppo entra in studio per registrare il primo album, “Le Radici del Male”, composto da cinque tracce originali più il suddetto medley. Ogni brano scritto è affiancato da una sceneggiatura originale per la realizzazione di cortometraggi, abbinando in questo modo musica a supporto visivo, sempre presente nelle performance dal vivo (fonte Rockit.it)

Ed ora vi propongo due link che potranno esservi utili per eventuali approfondimenti: il primo è quello del sito ufficiale del gruppo (qui), anche se non offre nulla di particolare; il secondo contiene invece una lunga e approfondita recensione del disco, ed è (qui) sul blog “Terra di Goblin”. L’utilizzo della viola, del flauto e delle tastiere ci riporta a certe atmosfere prog rispolverate dagli anni ’70, facendo meritare all’Albero del Veleno di salire nella scala dei valori. e collocare il loro album d’esordio tra le prove più significative dello scorso decennio. Giudicate anche voi. Buon ascolto

Post by George – Music by Osel



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