Antonio Infantino e i Tarantolati di Tricarico
Tarantella Tarantata (1996)
TRACKLIST:
01. Tarantella pezca
02. Palomm e palombella
03. Ondiani Ondiana
04. Cubba Cubba
05. O’forestiero
06. Lena Lena
7Titinch Titanch
08. Oilat
09. Tarè
10. Matarrese grottesca
11. Carceri
12. Psatura
13Chimmaffatta fa
14. Filastrocca
15. La vera mamma
16. Tarantella pezca finale
17. Il gatto
18. Il gallo
19. Chiusura
MUSICISTI:
Antonio Infantino: chitarra, tamburello, voce
TARANTOLATI DI TRICARICO:
Agostino Cortese: voce, grancassa
Rocco Paradiso: voce, percussioni
Raffaele Goiso : voce, percussioni
Pasquale Scarano: voce, percussioni
Antonio Bruno: voce, chitarra, basso elettrico
Giorgio Bruno: voce, percussioni
Lucia Calabro: voce
Rocco Armento: percussioni
Mimmo Ciello: percussioni
Francesco Ballerini: percussioni
Victoria Whitehouse Infantino: voce
Cathrine Whitehouse Infantino: voce
Cristina Whitehouse Infantino: voce
Come prima cosa voglio ringraziare il nostro amico “storico” Gaetano Simarco, a cui va il merito di avermi inviato i file di questo splendido album. Grazie Gaetano e ben tornato tra di noi. Infantino, insieme ai suoi immancabili Tarantolati di Tricarico, ci regala ben 19 brani di grande intensità, ad iniziare dalla “Tarantella pezca” posta in apertura, preludio, almeno nei testi, del futuro disco “Tara’n Trance”. La tradizione della sua terra natale, la Lucania, la si ritrova anche nelle ballate più delicate (Ondiani Ondiana, O forestiero, Tarè – voce, coro e chitarra acustica). Incredibili “Il gatto” e “Il gallo”: non voglio spoilerare. Ascoltateli e basta. I Tarantolati ancora una volta hanno il potere di creare un energico vortice sonoro che parte dalle radici della musica tradizionale per reinterpretare i suoni e le armonie vocali e collocarli nella contemporaneità. Il CD, pubblicato dalla Amiata Records, è stato ristampato nel 2005. Per la biografia di Infantino vi rimando ai precedenti post (vedi link indicati in apertura).
Antonio Infantino – Tara’n Trance (2004)
TRACKLIST:
01. Part I – 15:27
02. Part II – 15:19
03. Part III – 15:21
04. Atarà – 1:28
05. Part III (Radio Edit) – 6:18
Niente si crea, niente si distrugge, ma tutto si combina, vola e va…
Prendendo spunto dalla celebre frase attribuita al chimico francese Antoine Lavoisier, che sta alla base della legge della conservazione della massa, Antonio Infantino (che ripete fino alla nausea questa frase) realizza un album assolutamente inusuale, avanguardistico, lontano anni luce dalle sonorità a cui ci aveva abituati. Infantino non crea, non distrugge, ma spezza i suoni della tradizione, li ricombina con ritmi elettronici forsennati, unisce canti e recitati in arabo, inglese, latino, dialetto, miscela folk, elettronica, trance music, world music, in un piccolo capolavoro che trasuda attualità a distanza di quasi 20 anni dalla sua realizzazione. Potrebbe essere la colonna sonora di un rave party: passate questi file ad un dj della costiera romagnola e ne farà buon uso almeno per una intera serata. Come già ricordato in un precedente post, “Tara’n Trance” entrò nelle classifiche delle discoteche statunitensi, sorpassando pop star di grido quali Britney Spears e Mariah Carey. E’ un disco di musica contemporanea che sicuramente non vi deluderà.
Pubblicato, come il precedente in versione CD dall’etichetta Amiata Records (con booklet di 40 pagine), è stato prodotto da Eraldo Bernocchi, che ne ha curato anche la parte elettronica. Si compone di sole 5 tracce e la parte del leone la giocano le prime 3, basate su ritmi ossessivi, della durata media di 15 minuti. La track 5 (Part III – radio edit) venne anche immessa sul mercato come singolo nel 2003. Di seguito la copertina.
Con questi due album abbiamo concluso la discografia di Antonio Infantino e dei suoi Tarantolati. Non mi resta che augurarvi il consueto buon ascolto.
Post by George – Music by Gaetano Simarco & George
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