DOVEROSA PREMESSA E RINGRAZIAMENTI
La Stratosfera riapre i battenti dopo un periodo di “chiusura forzata”. Niente ferie o vacanze, ma semplicemente (si fa per dire) i postumi di un intervento chirurgico piuttosto delicato agli occhi che mi ha impedito per alcune settimane di leggere, scrivere, guidare e, soprattutto lavorare al pc. Ora le cose si stanno lentamente normalizzando. Un grazie a tutti coloro che mi hanno scritto e che mi sono stati vicini in questi momenti. Scusatemi, non è mia abitudine mettere in piazza i miei fatti personali, ma in questo caso una precisazione era d’obbligo. Quindi, come auspicato, riprendiamo i nostri consueti appuntamenti con i post e la buona musica che ci contraddistingue.
L’ALBUM “ATTILA FLAGELLO DI DIO”
Come scrisse allora il Capitano, “si tratta di un album da non disprezzare, con collaborazioni davvero eccellenti, tra cui l’intera PFM. Musicalmente ci troviamo di fronte ad un lavoro sicuramente interessante, direi persino (bestemmio!!) migliore dei lavori contemporanei della stessa PFM. Fra i pezzi che ho preferito, cito le 2 versioni della title track, soprattutto quella strumentale; molto bella anche “Canto d’amore barbaro”, con gli incredibili vocalizzi di Lene Lovich e discorso analogico per “Canto della sirena” Chiude in bellezza questa pregevole colonna sonora la sanguigna “La battaglia”, un hard rock poderoso che è l’unica testimonianza sonora dei Tarro (gruppo creato proprio in occasione di questa colonna sonora dal grande Joe Vescovi). Sebbene il film, che fu un flop ai suoi tempi, sia diventato negli anni una pellicola di culto, la sua colonna sonora non è mai stata ristampata, per cui risulta oggi di difficile reperibilità”.
Oggi questo scoglio è stato superato grazie alla ristampa in oggetto, arricchita dai master tapes tartti dalla colonna sonora originale.
IL FILM E LA COLONNA SONORA (dal sito “Orrore a 33 giri”)
“Il film di Castellano e Pipolo, realizzato nel 1982, è ricordato per essere stato pressoché invisibile per moltissimo tempo fino alla sua riedizione in DVD non molti anni fa grazie alla quale si è potuto riscoprire questo piccolo classico ora divenuto tra i film più ricordati del primo Diego Abatantuono, quello del “terrunciello”, personaggio istrionico dalla parlata caratteristica che o si ama o si odia e che qui viene estremizzato diventando, di fatto, il punto focale su cui gira il film, dotato di trama e personaggi inesistenti. fama postuma, l’oblio del film, così come quello del successivo “Il ras del quartiere”, fu dovuto semplicemente al disinteresse del pubblico che ne decretò il flop al botteghino e spinse l’attore a dedicarsi a film di altro genere. toccò alla colonna sonora pubblicata nel 1983 che, a differenza della pellicola sicuramente non per tutti, non può che mettere d’accordo cinefili e musicofili di ogni risma e gusti.
A realizzare la musica per la pellicola hanno provveduto Franz di Cioccio e Franco Mussida, rispettivamente il cantante batterista e il cantante/chitarrista della storica PFM, accompagnati dagli altri musicisti del gruppo (ad esclusione di Gaetano Leandro e Robert Fix). Lo stesso Di Cioccio recita nei panni di Giallo, un improbabile barbaro muto della congrega di Attila munito solo di tamburi, insieme, tra gli altri, a Francesco Salvi e alla sensuale e svestita Rita Rusić (che da lì a breve sarebbe diventata la moglie del produttore dell’opera Vittorio Cecchi Gori) la cui presenza “troppo sexy” viene ritenuta da alcuni un’ulteriore causa della lunga invisibilità della pellicola. La stessa Rusić pochissimi anni dopo avrà anche una piccola parte recitativa e canora in Joan Lui, il disastro celentaniano di proporzioni bibliche, apparendo anche nella colonna sonora originale.
Il brano di punta è ovviamente Attila, pubblicato anche come 45 giri, che se non ha la forza di un tormentone facilotto come eccezzziunale… veramente dalla sua ha una scrittura inusuale e ricercata formata su un intreccio di percussioni quasi tribali e chitarra acustica, raccontando per sommi capi le vicende dell’improbabile protagonista della pellicola. Dopo la pubblicazione in DVD ad inizio anni 2000 finalmente nel 2015 anche l’intera colonna sonora, compresa di tutti gli intermezzi musicali, venne stampata su CD dando finalmente giustizia a una pellicola magari non bellissima, ma sicuramente di culto di certo cinema comico italiano degli anni ’80 e alla sua insolita colonna sonora di grandissima qualità”
E’ tutto. Ancora grazie all’amico Cimabue. Ora la palla passa a voi. Buon ascolto.
Post di Giorgio – Musica di Cimabue
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