Buon Compleanno Prince. Oggi lo omaggiamo con uno dei suoi incredibili dischi: “Lovesexy”
Dopo il successo del capolavoro “Sign O’ The Times”(1987), Prince tornò a stupire pubblico e critica pubblicando nel 1988 “Lovesexy”. Sappiamo benissimo che essere ripetitivo non è mai stato da lui e in questo disco la sua musica prende ancora un’altra direzione. Si tratta del suo lavoro più intimo e le tematiche vertono principalmente sulla spiritualità e sull’amore divino. Non manca, tuttavia, la passione carnale alla quale lui ci ha sempre abituato. Prince da tanto tempo ci fa sempre viaggiare intorno al mondo (parafrasando un suo album, “Around The World In A Day”) e ci ha sempre deliziato grazie alla sua capacità di unire sacro e profano in musica. A partire anche dalla copertina di questo disco, in cui troviamo lui nudo adagiato tra i fiori, e che scandalizzò molti benpensanti dell’epoca.
I negozianti di musica, addirittura, lo vendevano senza esporlo in vetrina. La costruzione del formato fisico, sia in LP che in cd, era anche particolare. Il Genio di Minneapolis voleva far intendere il suo lavoro come un viaggio psichedelico senza soste, e quindi entrambi i formati vennero tracciati come fossero un unico brano, senza pause tra un pezzo e l’altro, per 45 minuti e 07 di viaggio sonoro senza interruzione. A prevalere è un sound tra funk, pop e rock grazie a brani super-groovy come “Eye No”(da qui inizia a utilizzare il disegno dell’occhio per indicare la prima persona singolare io, in inglese I) e il singolone “Alphabet St”. Per il rock bisogna arrivare a pezzi come “Anna Stesia” e “Glam Slam”, mentre la ritmica di “Dance On” può considerarsi come un break-beat ante litteram. Tanta carica funk-rock nella title-track, più sensuale e dannatamente soul “When 2 R In Love”(recuperata dal “Black Album”). Ottime anche le tracce finali come il pop/rock di “I Wish U Heaven” e il funk/R&B di “Positivity”, 7 minuti e rotti di groove allo stato puro. “Lovesexy”, agli inizi della sua pubblicazione, non convinse la critica che considerava il disco pomposo ed enfatico, ma il tempo diede ragione al Genio di Minneapolis e l’album divenne oggetto di rivalutazioni.
Tuttavia quest’opera segnò anche gli inizi degli screzi con il colosso Warner Bros, per via del mancato supporto alle produzioni di Prince con l’etichetta satellite Paisley Park, fondata dallo stesso Genio di Minneapolis. Al di là di tutto questo “Lovesexy” rappresenta un’altra ulteriore prova della capacità e della genialità di Prince, artista sempre avanti che, nel corso della sua lunga carriera, ha saputo fare della provocazione uno dei suoi tratti distintivi, lasciando un segno indelebile ed esercitando un’enorme influenza sulle generazioni di artisti soul e rock negli anni a venire. Perchè ascoltare la musica del signor Nelson è sempre un viaggio entusiasmante che non smette mai di regalarti nuove emozioni e nuove destinazioni, ogni volta è sempre come la prima volta e si riesce a cogliere nuove sfumature che prima sfuggivano. E quale miglior occasione per celebrarlo nel giorno del suo compleanno se non quella di parlare di questo disco…Happy birthday Prince, you live forever and ever!
Prince Official Website
Francesco Favano
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