- Il 34enne svela perché avrebbe litigato con il 28enne: lo accusa fortemente in una diretta social
- Stando alle sue parole, stava male e avrebbe pubblicato per sbaglio un contenuto razzista, ma…
Andrea Pinna, vincitore di Pechino Express 4, nel 2015, in coppia con Roberto Bertolini, web influencer e scrittore, svela perché avrebbe litigato con Tommaso Zorzi. A tre anni dalla fine dell’amicizia affida il suo racconto a una diretta social. Il 34enne punta il dito contro il 28enne: “Mi ha fatto lo scalpo dopo che avevo provavo a suicidarmi”, rivela.
Pinna inizia con una premessa: “Mi interessa dirlo a voi che mi seguite, non per ottenere hype. Lo avessi voluto lo avrei detto quando era al GF Vip. Se Tommaso vuole querelarmi che lo facesse, ma la querela funziona se tu racconti una balla, se racconti la verità le querele cadono. Il fatto è successo tre anni fa, io ero all’apice (nell’umiltà) della mia carriera, lui no. Io e Tommaso eravamo molto amici tant’è che pure sua mamma mi ha invitato a passare il Natale a casa sua”.
Andrea rivela che dal 2020 in poi i suoi problemi di salute sono peggiorati. Ha trascorso un periodo buio che lo ha portato a tentare più volte il suicidio. “E’ stato il periodo più brutto della mia vita, ho provato a suicidarmi ventidue volte. Ho provato a uccidermi in mille modi, come volermi buttare dal cornicione del sesto piano e finire in overdose sia di farmaci che di droghe che neanche saprei pronunciare. La mia famiglia ha molto sofferto di questo perché c’era il Covid e non potevano raggiungermi. L’unico modo che avevo per far capire alla mia famiglia che stavo bene era pubblicare ogni dodici ore una storia su Instagram”, spiega.
“Io sono bipolare e in quel periodo ero all’apice della malattia e la terapia che seguivo era sbagliata. Mi sono fatto ricoverare in una clinica psichiatrica per tre settimane: ho un disturbo bipolare di tipologia A, che è il peggiore in assoluto, ovvero che se non ti curi muori. Tutti i miei amici lo sapevano, Tommaso compreso. Durante i miei attacchi psicotici avevo allucinazioni e soffrivo di sindrome persecutoria”, sottolinea il blogger.
Si arriva al punto caldo, quello che stando alle sue parole avrebbe fatto terminare l’amicizia con Zorzi. “Quel giorno, appena mi sono accorto che non avevo messo storie su Instagram decisi di pubblicare un meme. In quel momento non potevo filmarmi così ho deciso di pubblicare una foto che mi aveva inviato un mio ex fidanzato”, chiarisce Pinna. “Nel meme c’erano due bambini che giocavano a Indovina Chi? e uno chiede all’altro ‘Respira o no?’ e la bambina risponde ‘Sì, respira’. Era uno di quei meme che per capirli andavano aperti tutti e io non lo avevo fatto. Nell’immagine sotto c’era George Floyd”, precisa. Parla dell’afroamericano deceduto il 25 maggio 2020 a Minneapolis, in Minnesota, negli Usa. Un agente di polizia lo immobilizzò, tenendo per nove minuti il suo ginocchio sul collo di Floyd, che finì soffocato. Il caso ebbe un clamore mondiale.
Pinna si sarebbe subito reso conto di aver pubblicato per sbaglio un contenuto razzista, ma non sarebbe bastato: “E’ rimasto online solo sette minuti. Tommaso Zorzi ha ben pensato di screenshottare la mia storia, pubblicarla sul suo profilo e scrivere: ‘Pinna fa finta di avere problemi psichiatrici quando è semplicemente un grandissimo razzista’. Tommaso, che è una persona super intelligente, ha voluto fare lo scalpo a un amico che fino a quattro ore prima stava provando a suicidarsi. Lui sapeva tutto questo e con quella storia mi ha messo nella m*rda. Ho passato l’inferno. Mi sono fidato della persona sbagliata”.
Andrea per colpa di questa cosa avrebbe perso molte occasioni lavorative. Il sardo chiude dicendo: “L’ho perdonato perché alla fine mi sono accorto che quello che ha fatto la figura di m*rda è stato lui. Io l’ho perdonato perché mi dispiace: la cattiveria che lui ha utilizzato mi fa venire talmente i brividi che vorrei abbracciarlo e dirgli ‘non farlo più’”.
Zorzi su Twitter replica e ridimensiona il tutto: “Premetto che sono molto dispiaciuto per come è stato Andrea. Io però non sapevo nulla. Ci conoscevamo, mi stava molto simpatico ma sicuramente non era l’amico con il quale si affrontavano discorsi così seri e personali. Allego articolo uscito al tempo che spiega bene i fatti”. Nel pezzo si ripercorre quel che è accaduto. Tommy poi aggiunge: “La vignetta non è rimasta 7 minuti ma diverse ore, la principale accusatrice era Loretta Grace che aveva anche taggato i partner commerciali di Pinna i quali avevano interrotto i rapporti con lui”.
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