Dopo aver visto la Fiorentina perdere di poco il suo primo trofeo dal 2001 in Coppa Italia contro l’Inter, i viola hanno reso un enorme servizio ai tifosi offrendo loro un altro importante punto di discussione venerdì mattina. Piuttosto che soffermarsi su quello che avrebbe potuto essere, il Discorso Fiorentina è stato sulla nuova divisa del membership.
Sì, avete letto bene. A differenza degli anni passati, quando i package non scendevano fino a tarda property, il reparto advertising and marketing ha accelerato notevolmente il processo. Ecco il video teaser, che sembra qualcuno che cerca e non riesce a imitare lo stile traballante della metà degli anni 2000 di Paul Greengrass (si pensi a The Bourne Identification).
Ignoreremo la sciocchezza inerente a esercizi di branding come questo – “Sono i petali della nostra patria, forgiati dalla conquista e dall’innovazione” dimostra un’ignoranza senza fiato dei principi più basilari della botanica – e resteremo fedeli alle magliette stesse. Sono un po’ difficili da distinguere nel video, ma il membership è stato così gentile da darci anche alcune riprese fisse.
Le due cose più ovvie di questa nuova edizione sono il ritorno del colletto e il motivo sulla maglia. I collari sono divisivi tra gli intenditori di package come qualsiasi altra cosa, e questi genereranno sicuramente un acceso dibattito, sebbene possano irritare i giocatori, se Toni Kroos è un esempio. Questa è la prima volta che i viola ne hanno uno dal 2018-2019, il che riporta alla mente spiacevoli ricordi di GIOCA GIOCA GIOCA.
L’altro punto di discussione, ovviamente, è il motivo sul davanti. La Fiorentina non ha avuto il maggior successo con strani motivi a strisce in passato. L’ultima volta che il membership ha avuto strisce reali su tutto il corpo è stato nel 1997-1998, e anche quelle erano relativamente sottili, specialmente per una maglia degli anni ’90; davvero, questo non è un membership che associ alle camicie a righe. Quelli attuali non sono sottili e sembrano cristalli di rocca o acqua che esce da un rubinetto, anche se probabilmente sono ispirati a un giglio.
A parte queste due importanti differenze, ci saranno le solite lamentele sul posizionamento dello stemma e sui loghi Kappa additional sulle maniche. Almeno il ritorno dei pantaloncini viola senza dubbio renderà felici alcune persone, anche se i pantaloncini bianchi sono ancora il look migliore, per i miei soldi.
Ovviamente è troppo presto per giudicarli. Ricordi l’anno scorso quando abbiamo criticato le divise della stagione in corso perché somigliavano troppo al Brescia? Sembra che il consenso si sia spostato almeno fino al punto di tolleranza, se non addirittura di ammirazione. Rimango convinto che il modo migliore per rendere popolare un’uniforme sia vincere indossandola, e che l’estetica in realtà non abbia importanza, ma sono anche una persona poco incline al sartorialità.
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