Se il Festival di Sanremo è andato in archivio senza alcun problema (a parte le immancabili polemiche sul vincitore), il merito è stato anche della Securitaly di Cesenatico che, dal 5 al 9 febbraio, in occasione della rassegna canora, ha partecipato alla task-force anti-terrorismo che si è occupata della sicurezza e del presidio dei luoghi "sensibili" della manifestazione.
In particolare, l'azienda romagnola ha installato i suoi dispositivi agli ingressi del teatro Ariston e nei padiglioni che ospitavano le iniziative collaterali (in primis, quelli di Casa Sanremo). Qui sono entrati in funzione i tradizionali sistemi ai raggi X SecurScan in grado di rilevare pistole, coltelli, esplosivi al plastico, armi in ceramica, agenti chimici, stupefacenti e qualsiasi altro oggetto considerato potenzialmente pericoloso per l'incolumità delle persone.
Installati agli ingressi anche i security metal detector SecurScan che garantiscono una localizzazione multipla dell'oggetto pericoloso, indicandone tramite luce LED l'esatta posizione. Infine, sono stati collocati nei luoghi più centrali dell'evento i bidoni anti-esplosivi, ovvero quei contenitori in grado di contenere le deflagrazioni dei più comuni esplosivi reperibili in circolazione. "Non è la prima volta che, come azienda, veniamo chiamati ad occuparci della sicurezza di eventi così importanti - spiega Stefano Della Chiesa, uno dei soci titolari di Securitaly -. Già in passato, infatti, ci siamo occupati del G7 di Taormina, della sicurezza di Papa Francesco e di eventi concertistici d'importanza planetaria".