aggiornato il 10 luglio 2023
La lettura di questo intero articolo ha un senso cronologico che letto con attenzione da inizio a fine. Saltando "stupidamente" qualche tratto, si rende nullo il ragionamento.
L'ignoranza non è una malattia pertanto non si può pensare ad una cura. Ma se leggiamo sul vocabolario, tale termine non è affatto offensivo se utilizzato per descrivere la mancanza di conoscenza e di sapere, anche magari su un determinato argomento. Dal dizionario di Oxford : Ignoranza = Inconsapevolezza o incompetenza (più o meno colpevole), Condizione determinata dalla mancanza di istruzione o di educazione.
Da qui, poche sono le possibili interpretazioni. L'ignorante per astratto non esiste così come non esiste l'ignorante assoluto. Il contrario di ignorante è : dotto, istruito, colto. Da qui ne deriva che una persona può essere molto colta in qualche argomento e molto ignorante in altri. Chiunque privo di istruzione in qualsiasi argomento, può definirsi ignorante. Basterà studiare quell'argomento e diventarne dotto, per non essere più ignorante almeno in qual tipo di materia. La curiosità in molte persone, porta ad approfondire tanti argomenti quotidianamente, cercando il "sapere" e trovando risposte in dizionari, ricerche su google e visione di documentari specifici. La curiosità è alla base della conoscenza e della cultura generale.
Per esperienza un ignorante molto ignorante in molti argomenti, difficilmente può essere intelligente perché ritengo che l'intelligente, essendo tale, è ispirato dalla curiosità di conoscere cose che non conosce e l'intelligenza lo porta ad acculturarsi sempre di più. Ecco perché non è un caso che un ignorante rimanga ignorante in tanti argomenti per sempre.
Ora, veniamo all'intelligenza. Intelligente non ci diventi ma ci nasci. Al contrario dell'ignorante che se studia argomenti che non conosce, può diventare colto, lo stupido (contrario di intelligente) rimarrà per sempre idiota (un sinonimo contrario ad intelligente).
Ora. Uno stupido, essendo manchevole di intelletto per natura, anche se studia, potrà diventare molto colto e acculturato, magari conoscendo approfonditamente molti argomenti, perché li ha studiati ma se è stupido rimarrà stupido, perché intelligente ci nasci e ci muori così come ci nasci e ci muori stupido.
Da sottolineare che come capita per l'ignorante che studiando può diventare sempre più colto, anche l'intelligenza è stata misurata. Ci sono persone più o meno intelligenti e questo è misurabile con i testi di QI (quoziente intellettivo). Nella norma il punteggio medio mondiale è di 100, anzi nello specifico da 90 a 109 normale, da 110 a 119 superiore, da 120 a 144 intelligenza molto superiore, oltre 145 "geniale". Basti pensare a Einsten con160 di QI, Freud con 156, Bill Gates 160 (esatto proprio come Einstein).
Io personalmente con ottimismo esagerato che per definizione si chiama presunzione, ho un QI di 127 e mi annovero tra "intelligenti molto superiori" e ne sono conscio perché me ne accorgo quotidianamente confrontandomi con l'intelletto o lo stupidità di tante persone. Da intelligente, umilmente ammetto di essere ignorante in materie che non ho approfondito ed evito quindi di dibattere con chi ne sa più di me di questo o quello. Però ascolto, apprendo, mi documento e animato da curiosità, quotidianamente sono alla ricerca del sapere. Questo è il comportamento saggio (vocabolario : Che nell'agire e nel parlare dimostra prudenza, comprensione, moderazione, conoscenza ed esperienza della vita. Esperto nella propria arte) che non può avere uno stupido. Lo stupido in quanto tale non può agire ne ragionare con nozione di causa privo di quella parte di intelletto che lo può portare a ragionare su quello che la vita gli ha insegnato e su quello che la cultura potrebbe apportare nel proprio background.
Detto questo, voglio entrare nel merito di un preciso argomento per il quale, la totale incapacità di approfondimento della massa, risulta controverso. Mediamente, è un argomento per il quale l'ignoranza collettiva, porta a conoscere male e assai spesso lontanamente dalla realtà. L'ignorante non solo non ricerca dati incontrovertibili, ma si limita al sentito dire o alla lettura di documentazione non scientifica. Sia chiaro, l'argomento è complesso e genera scorrette interpretazioni anche in persone autorevoli per mancanza di approfondimento (conoscenza e studio).
Quante volte ho conosciuto persone che riportano informazioni come veritiere o come fonti attendibili, ritrovate in REEL su Instagram (realizzati da chi non ha competenze in quello specifico argomento)? Oppure quante volte è capitato di fare ricerche su Google per un argomento e trovare cento informazioni che riportano 1000 risultati che danno dettagli e posizioni che sono il contrario di altri 1000 risultati? Questa è la tragedia del ventesimo secolo. L'attendibilità delle informazioni che si trovano è certificata se è istituzionale e se la "firma" delle informazioni ha una storia che permetta di rendere la firma credibile.
Se il macellaio del quartiere, scrive un articolo sul blog "Il lattosio non fa male a nessuno" (senza ovviamente firmarsi come il macellaio del quartiere), riportando il suo parere e scrivendo a chiare lettere che chiunque può assumere lattosio senza stare male, citando fonti, ricerche, nomi autorevoli, è facile che una buona di utenti, possa trovare quell'articolo attendibile e ne faccia fonte di vita. Questo farà si che "l'ignorante" che si è accontentato di questo blog, rimanga ignorante per sempre e anzi, discuterà con chi magari è dotto (quindi acculturato veramente sul tema con fonti scientifiche), asserendo di aver letto un articolo ben confezionato e descrittivo, che afferma che il lattosio lo può assumere chiunque, anche chi è allergico o intollerante!
L'intelligente sa bene che per avere le informazioni corrette, occorre una base scientifica : chi l'ha detto, chi l'ha scritto, quali studi affermano quella posizione, su quale base statistica, da quale fonte.
Premessa : Parlerò ora di alcune malattie.
Le malattie di cui parlerò possono essere o virali o batteriche. Le infezioni batteriche sono causate da un batterio, quelle virali da un virus. Le infezioni batteriche si curano spesso con gli antibiotici mentre quelle virali no, ma una parte di esse oggi si previene con i vaccini.
Quando si viene contratti da una malattia di quelle seguenti, ci possono essere due parametri importanti da valutare : livello di Viremia (quanto si è contagianti) e i CD4 (sono una parte di cellule che vanno a comporre i globuli bianchi (leucociti) nel sangue , queste cellule difendono l'organismo dalle infezioni e svolgono un ruolo importante nel sistema immunitario. Vengono prodotte nel timo e circolano in tutto l'organismo grazie al sistema circolatorio e linfatico).
Esempio 1 : Per fare un esempio, un malato può avere una VIREMIA pari a ZERO (quindi non contagiante, pari a come se non avesse alcuna malattia) e un livello di CD4 nel sangue pari a da 500 a 1.200 cellule/mm3 (CD4 medio di un adulto sano). In questo caso il malato sta bene, ha aspettative di vita pari a chiunque altro perché ha CD4 come tutti, non contagia. Pertanto ha il virus nel sangue ma è azzerato in tutto, grazie ad una terapia dedicata.
Esempio 2 : Altro esempio di un malato con VIREMIA ALTA (è altamente contagiante) quindi può trasmettere la malattia con saliva, rapporti sessuali, ecc e con CD4 nella norma e quindi non ha un sistema immunitario compromesso. Questa è una situazione molto improbabile in quanto un malato con VIREMIA ALTA verosimilmente ha CD4 inferiori rispetto alla media e quindi ha il sistema immunitario in deficit con rischio di peggiorare la propria situazione e di arrivare anche alla morte se non trattato velocemente.
Esempio 3 : Un ultimo esempio può essere quello di un malato con CD4 bassi (quindi con sistema immunitario compromesso e con rischio di arrivare anche alla morte se non adeguatamente trattato), ma con VIREMIA AZZERATA con impossibilità di contagiare nessuno. Il malato sta quindi male, ma non contagia, come se non avesse la malattia per intenderci.
Ecco un di cultura in materia per abbassare il grado di ignoranza, pur lasciando stupido chi è stupido e rimarrà stupudo per tutta la vita.
TUBERCOLOSI
Pochi sanno che esiste da quando esiste il mondo. E' stato trovato il "Mycobacterium tuberculosis" in un bisonte di 18mila anni fa. Risulta che oltre un terzo della popolazione mondiale ha contratto questa malattia ma senza che questa sia sia sviluppata negli stadi gravi, rimanendo quindi latente nell'organismo. In una camera con 10 persone, probabilmente 3 hanno contratto la tubercolosi. Se questa sera andrai a cena con 10 persone, potrebbe essere possibile che al tavolo ci siano tre persone che nella vita hanno contratto la tubercolosi senza saperlo. Il batterio è stato identificato nel 1882 dal premio Nobel Robert Koch. E' una malattia infettiva e quindi contagiante tra esseri umani (e animali) ad alta mortalità. Stare vicino ad un malato di tubercolosi, determinava il contagio con altissime probabilità. In passato la percentuale di morte per quella che veniva chiamata "peste bianca" era del 100%. Chi si ammalava di tubercolosi moriva senza alcuna possibilità di guarigione ed era contagiante fin quando rimaneva in vita. A seguire il dottor Léon Charles Albert Calmette tra il 1904 e il 1928, scoprì il vaccino. Oggi, ancora milioni di persone che muoiono di tubercolosi (quasi tutti nei paesi in via di sviluppo dove non ci sono ospedali o medicine) perché non viene diagnosticata la malattia. La malattia però, se trattata immediatamente, porta ad azzerare la viremia (chi è malato non può contagiare) e guarisce al 100%. Oggi è quindi una malattia che ha un nome che intimorisce per il passato che ha e che fa "paura" per l'ignoranza di molti. All'epoca il solo pensiero di avvicinarsi ad una persona con la tubercolosi era un incubo, mentre oggi è come una brutta influenza, una malattia come un altra. Probabilmente anche tu che ora stai leggendo, se trovandoti a cena ieri sera con 10 persone, ti avessero detto che al tavolo potevano esserci tre persone che avevano contratto la tubercolosi, saresti saltato sulla sedia, scappando via!
Probabilmente parlando con molte persone di questa malattia, ascolterai le esternazioni più intimorite del mondo e nella quasi totalità dei casi, ti sentiresti dire che se prendi la tubercolosi muori.
In altri casi sentirai dire che la tubercolosi non esiste più e che è stata debellata (magari, dato che nel mondo ancora sono milioni i decessi ogni anno perché non si è intervenuti in tempo).
VAIOLO
Il vaiolo è stata una malattia infettiva causata da due varianti del virus Variola, la Variola maior e la Variola minor. Si ritiene sia nato nel secondo secolo avanti Cristo. La trasmissione umana avviene principalmente tramite il contatto con materiale infetto proveniente dalle lesioni cutanee o con oggetti contaminati (lenzuola, vestiti, ecc), oppure il contatto prolungato faccia a faccia. Ha causato 600 milioni di morti nel mondo. Il virus non si trasmette facilmente da persona a persona. Fu una delle maggiori cause di morte nel mondo con focolai che arrivavano a coprire intere popolazioni. Edward Jenner nel 1796 scoprì il vaccino che fu reso obbligatorio fino al 1980 quando l'OMS Organizzazione Mondiale della Sanità dichiarò la malattia completamente eradicata. Io stesso, ricordo come alle scuole elementari fui vaccinato contro il vaiolo che oggi, è una malattia non più presente perché nessuno può esserne contagiato se vaccinato. Essendo la malattia debellata non è più possibile che qualcuno possa contrarla. All'epoca il solo pensiero di avvicinarsi ad una persona con il vaiolo era un incubo, mentre oggi è come una brutta influenza, una malattia come un altra.
Il vaiolo è stata una malattia infettiva causata da due varianti del virus Variola, la Variola maior e la Variola minor. Si ritiene sia nato nel secondo secolo avanti Cristo. La trasmissione umana avviene principalmente tramite il contatto con materiale infetto proveniente dalle lesioni cutanee o con oggetti contaminati (lenzuola, vestiti, ecc), oppure il contatto prolungato faccia a faccia. Ha causato 600 milioni di morti nel mondo. Il virus non si trasmette facilmente da persona a persona. Fu una delle maggiori cause di morte nel mondo con focolai che arrivavano a coprire intere popolazioni. Edward Jenner nel 1796 scoprì il vaccino che fu reso obbligatorio fino al 1980 quando l'OMS Organizzazione Mondiale della Sanità dichiarò la malattia completamente eradicata. Io stesso, ricordo come alle scuole elementari fui vaccinato contro il vaiolo che oggi, è una malattia non più presente perché nessuno può esserne contagiato se vaccinato. Essendo la malattia debellata non è più possibile che qualcuno possa contrarla. All'epoca il solo pensiero di avvicinarsi ad una persona con il vaiolo era un incubo, mentre oggi è come una brutta influenza, una malattia come un altra.
PESTE
Nota anche come peste bubbonica, setticemica e polmonare, è una malattia infettiva di origine batterica causata dal bacillo Yersinia pestis. Il principale vettore è la pulce dei ratti che ha passato la malattia all'uomo insieme alle cimici dei letti e ai pidocchi (è la puntura di questi parassiti a passare la malattia). Nel 600 c'è stata la prima epidemia a Costantinopoli (100 milioni di morti) e nel 1400 in Europa (45 milioni di morti) e durò 300 anni. Anche una terza epidemia nel 1800 in Cina, portò a 12 milioni di decessi. Nel 1894 il batteriologo Alexandre Yersin scoprì il batteri responsabile della malattia. Ad oggi non esiste alcun vaccino che possa evitare a chiunque di contrarre questa malattia. Però, grazie a studi medici e scientifici, ad oggi, esistono antibiotici che nel 99% dei casi, portano a guarigione totale in soli 10 giorni. La peste è stata quasi debellata in tutto il mondo grazie alla quarantena dei malati. Anche in questo caso sentire solo la parola PESTE mette paura. All'epoca il solo pensiero di avvicinarsi ad una persona con la tubercolosi era un incubo, mentre oggi è come una brutta influenza, una malattia come un altra. Parlando con chiunque sarà facile sentirsi dire "se ti ammali di peste muori, non c'è cura". Eppure la peste oggi è curabile con successo totale, ovviamente diagnosticando la malattia in tempo.
CANDIDA
Il genere Candida comprende circa 150 specie diverse, tuttavia, solo poche sono note come causa di infezioni umane. La Candida albicans è la specie patogena più significativa. Altre specie patogene Candida nell'uomo comprendono C. tropicalis, C. glabrata, C. krusei, C. parapsilosis, C. dubliniensis e C. lusitaniae. Quella che tutti conosciamo è la Candida albicans. Ce l'abbiamo tutti nel sangue eppure pochi sanno che le infezioni fungine sono associate a quasi 4 milioni di morti all'anno nel mondo ( https://www.wired.it/article/funghi-infezioni-gravi-cause-morti-mondo-dati/#:~:text=Alla%20fine%20del%202022%20era,sanit%C3%A0%20a%20lanciare%20l'allarme ).
La candidosi è causata dalla riproduzione eccessiva del fungo saprofita Candida albicans, presente normalmente nell’organismo umano di tutti. Si tratta di un fungo col quale il nostro corpo è abituato a convivere e per il quale svolge un’importante funzione digestiva degli zuccheri. La candida è infatti un’infezione definita endogena, cioè che si sviluppa all’interno dell’organismo. Determinate condizioni come un indebolimento del sistema immunitario, situazioni di stress, cure antibiotiche, diete ricche di zuccheri ecc. possono essere tra le cause scatenanti della candida. Infatti, possono far proliferare il fungo in modo incontrollato e scatenare l’insorgenza di una candidosi. La Candida albicans colonizza raramente il genitale maschile e quindi non si può trasmettere la candidosi al partner attraverso il sesso.
Il fatto che nell'uomo sia difficile trovare la candida non significa che non possa capitare, ma è escluso che il contagio possa avvenire per via sessuale. Il suggerimento di non aver rapporti quando si ha la candida non è per l'effetto ping pong o per rischio trasmissione tra partner, ma solo perché la candida può provocare bruciori e dolore durante la penetrazione. Se hai la candida questo non significa necessariamente che anche il tuo partner sia interessato e non è essenziale un co-trattamento farmacologico salvo la presenza di sintomi anche nel partner.
Anche in questo caso, sono certo che parlando con amici e conoscenti, tutti ti diranno che la candida si trasmette sessualmente, che se hai la candida te l'avrà trasmessa il partner, che il partner ha preso la candida da qualcun altro e quindi ti ha tradito/a. Tutte stupidaggini suffragate soltanto da IGNORANZA!
Il fatto che nell'uomo sia difficile trovare la candida non significa che non possa capitare, ma è escluso che il contagio possa avvenire per via sessuale. Il suggerimento di non aver rapporti quando si ha la candida non è per l'effetto ping pong o per rischio trasmissione tra partner, ma solo perché la candida può provocare bruciori e dolore durante la penetrazione. Se hai la candida questo non significa necessariamente che anche il tuo partner sia interessato e non è essenziale un co-trattamento farmacologico salvo la presenza di sintomi anche nel partner.
Anche in questo caso, sono certo che parlando con amici e conoscenti, tutti ti diranno che la candida si trasmette sessualmente, che se hai la candida te l'avrà trasmessa il partner, che il partner ha preso la candida da qualcun altro e quindi ti ha tradito/a. Tutte stupidaggini suffragate soltanto da IGNORANZA!
HIV - AIDS
Il virus dell'immunodeficienza umana. E' stata la "peste degli anni '90". Se non trattata in maniera adeguata porta alla sindrome da immunodeficienza acquisita meglio nota coma come AIDS. Come qualunque malattia, se non opportunatamente trattata può portare alla morte. In passato non esistevano trattamenti ne terapie quindi chi era sieropositivo arrivava all'AIDS e moriva per una malattia opportunistica. Chi contraeva questa malattia in passato era destinato, come per tutte le pestilenze prive di trattamenti, a morte certa. Così come capitava per tutte le malattie prima citate e che oggi sono considerate come una brutta influenza curabile che non porta alla morte.
Probabilmente l'HIV è una delle malattie che si è dimostrato, essere meno conosciute sotto l'aspetto dell'informazione. C'è davvero moltissima disinformazione anche a livelli istituzionali e questo determina una totale ignoranza da parte della popolazione. Parlare di HIV oggi è paragonabile all'argomento PESTE agli inizi del 1900 (esisteva già il modo per combatterla ma ancora non era diffusa l'informazione e questo generava una paura palpabile in chiunque sentisse parlare della malattia. Lo stesso vale per il VAIOLO. Si provi a pensare all'idea di avvicinarsi o ad avere a che fare con una persona malata di questa malattia nel 1800. Molti si sarebbero buttati giù dall'ultimo piano del palazzo pur di non avvicinarsi a chi era malato di questa malattia eppure la malattia aveva un vaccino e una cura che però in molti non sapevano esistere per ignoranza cagionata dall'informazione ancora all'epoca non diffusa. Una persona che dopo aver fatto un test HIV si sente dire di essere sieropositivo cade in uno sconforto totale, con l'idea di arrivare a morte certa entro pochi mesi e che la vita sarà stravolta. Niente di più sbagliato ma la disinformazione e la "paura" che fa il termine HIV genera proprio questi timori che solo la corretta informazione può "curare.
Ma ora ecco tutte le informazioni che non conosci (fonti scientifiche attendibili di varia natura, tra le quali LILA Lega Italiana Lotta contro l'AIDS : https://www.lila.it/it/infoaids/98-hiv-aids-risposte-dubbi).
HIV non è AIDS. Sono due cose diverse.
Essere sieropositivi all'HIV significa aver contratto il virus appunto. Tant'è che la medicina oggi, considera l'HIV una semplice infezione cronica (come possono essere l'artrite, i reumatismi, la psoriasi). Dal momento in cui si viene sieropositivi al momento in cui il virus può essere riscontrato con un test, possono passare fino ad un paio di settimane. Questo periodo si chiama periodo finestra. In questo periodo il sieropositivo HIV può contagiare altre persone (ovviamente questo è in base alla carica virale del contagiato).
Come avviene il contagio?
Il virus HIV si può trasmettere solo e soltanto attraverso i seguenti liquidi biologici: sangue sperma e secrezioni vaginali latte materno L’infezione si verifica quando uno di questi liquidi, appartenente ad una persona con infezione da HIV, entra in circolazione nel sangue attraverso ferite e/o lesioni anche non visibili delle mucose o attraverso l’allattamento al seno.
Ci si accorge di avere l'HIV?
No perché è asintomatico. Se hai una vita sessualmente attiva anche con lo stesso partner, occorre fare il test periodicamente.
Si può morire di HIV?
No. L'HIV è una infezione che attualmente è trattabile con una terapia antiretrovirale a vita. Come capita per chi ha l'artrite, deficit di calcio cronica, psioriasi o qualsiasi infezione o patologia cronica, la terapia è a vita. Con una perfetta aderenza terapeutica (ogni giorno assunzione dei farmaci) l'infezione azzera praticamente ogni rischio. La viremia è azzerata e i CD4 rimangono nellanorma.
Chi ha l'HIV può contagiare altre persone?
Chi non sa di avere HIV e quindi non si è curato si a particolari condizioni di trasmissione (ferite, sangue, sperma). Chi è un cura con terapia adeguata da almeno 6 mesi e con carica virale azzerata, non può contagiare nessuno in quanto non ha più carica virale nel sangue ed è quindi considerabile sano.
Che differenza c'è tra HIV e AIDS?
L’AIDS è una sindrome da immunodeficienza acquisita: se in una persona con HIV si evidenzia una grave compromissione del sistema immunitario e la presenza di infezioni opportunistiche o tumori, viene diagnosticato l’AIDS. Chi non assume terapia per HIV generalmente arriva alla fase AIDS e in breve tempo può arrivare alla morte per la malattia opportunistica che ha attaccato l'organismo. Questo capita per qualsiasi infiammazione non curata adeguatamente. Una brutta polmonite non curata a chi soffre di asma cronica, porta alla morte.
Che cos'è la malattia opportunistica?
Tutte quelle malattie e infezioni che hanno bisogno di un buon sistema immunitario per combattere l'infezione. Una persona che non assume terapia HIV, arriverà ad avere valori di CD4 molto bassi e questo comporterà difese immunitarie basse. Queste poche difese immunitarie permetteranno a qualsiasi malattia (una polmonite, un tumore, una qualsiasi malattia) di evolvere fino a portare alla morte (questa fase si chiama AIDS).
L'AIDS si può trasmettere?
No. AIDS è una fase terminale dell'infezione HIV. E' l'HIV che si può trasmettere se non si è in terapia.
Quando HIV diventa AIDS?
Quando non si assume terapia per lungo tempo, l'organismo torna ad avere una carica virale alta e quindi con possibilità di trasmettere il virus. I CD4 inizieranno a diminuire fino a rendere il sistema immunitario vulnerabile alle infezioni che saranno fatali.
Tutti quelli che sono sieropositivi HIV arrivano alla fase AIDS?
No se si assume la terapia.
C'è una cura per l'HIV?
Ad oggi esiste una terapia antiretrovirale che azzera la carica virale (quindi non è più trasmissibile) e porta i valori dei CD4 a livelli normali. Chi è in terapia è come se non avesse alcuna malattia e deve convivere sapendo di dover assumere appunto la terapia. Da qualche anno è stata inventata anche una PREP HIV che è una terapia da assumere per i sieronegativi che però temono di poter essere contagiati. Questa PREP permette di avere rapporti a rischio senza temere di essere contagiati. E' una sorta di vaccino.
Chi è sieropositivo può avere rapporti non protetti con il proprio partner o con altri partner?
Chi è in terapia antiretrovirale ha una semplice infezione che essendo curata, non genera alcun tipo di problema ne al sieropositivo ne ai partner. Chi è sieropositivo e assume regolarmente terapia da almeno 6 mesi, può avere rapporti scoperti senza rischio di contagio. Il sieropositivo in terapia con carica virale azzerata non ha il virus e non lo trasmette ( fonte Ministero della Salute : https://www.pnrr.salute.gov.it/portale/p5_1_2.jsp?lingua=italiano&id=221#:~:text=Tra%20gli%20efficaci%20metodi%20di,rilevabile%20da%20almeno%20sei%20mesi).
Che aspettativa di vita ha un sieropositivo di HIV?
Esattamente come chiunque altra persona.
Chi non segue la terapia cosa rischia?
Di arrivare all'AIDS e quindi alla morte.
Che livello di VIREMIA ha un sieropositivo HIV?
Quando la quantità di virus nel sangue scende sotto le 50 copie, si intende "viremia azzerata", "viremia negativa", “non rilevabile” o “non misurabile”. Da 50 a 600 copie si intende rilevabile ma non contagiante. Da 600 a 1000 copie si intende ancora rilevabile ma molto improbabilmente contagiante. Da 5000 copie si intende contagiante.
Che livello di CD4 ha un sieropositivo HIV?
Se è sotto terapia, come qualsiasi altra persona. Da 500 a 1.200 cellule/mm3
Il rischio di contrarre l’HIV riguarda tutti e tutte?
Molti credono ancora che l'HIV riguardi solo alcune persone (omosessuali, prostitute, tossicodipendenti), le loro scelte e i loro stili di vita, ma l'HIV è un virus a trasmissione sessuale e dunque riguarda chiunque abbia una vita sessuale attiva. L’HIV può trasmettersi attraverso un rapporto sessuale, indipendentemente dal fatto che il rapporto avvenga tra persone dello stesso sesso o di sesso diverso, all’interno di una coppia stabile o di un rapporto occasionale. Il tuo partner può avere cento rapporti scoperti tutto l'anno con cento persone diverse e non contrarre alcun virus e quindi non contagiare nessuno. Poi puoi avere un partner che nella vita ha avuto un solo partner in tutta la sua vita che ha avuto un rapporto con un altro solo partner in tutta la vita, che però ha trasmesso l'HIV, trasmesso poi al tuo partner, trasmesso poi a te. Non c'è una regola. Non c'è una statistica.
Concretamente quali sono i comportamenti sessuali a rischio per l’HIV?
I rapporti penetrativi occasionali : i rapporti vaginali e i rapporti anali non protetti dal profilattico sono a rischio per entrambi i partner. Il preservativo, se utilizzato correttamente e dall'inizio del rapporto, protegge. I rapporti oro-genitali: innanzitutto il rischio riguarda solo la persona che con la bocca stimola i genitali, mentre chi riceve la stimolazione non si espone ad alcun rischio. Per quanto riguarda la fellatio (stimolazione del pene con la bocca), l’utilizzo del profilattico elimina il rischio, ma nel caso non lo si utilizzi è necessario evitare lo sperma in bocca. Per quanto riguarda il cunnilingus (stimolazione dei genitali femminili con la bocca), non esistono casi accertati di trasmissione dell’HIV attraverso questa pratica, ma è necessario evitare il contatto con il sangue nel caso di mestruazioni. Se il tuo partner non ha rapporti occasionali con altre persone oppure se il tuo partner è sieropositivo ma in terapia antiretrovirale, non c'è alcun rischio di trasmissione per qualsiasi tipo di rapporto con te.
Ma una persona con HIV deve informarmi della sua condizione prima di fare sesso?
No, le persone con HIV non sono tenute ad informare i propri partner e le proprie partner. Inoltre sono molte le persone che hanno contratto il virus ma, non avendo effettuato il test per l’HIV, non ne sono a conoscenza. Si stima che la maggior parte delle infezioni sia trasmessa proprio da persone inconsapevoli di avere l’HIV e che per questo non adottano alcuna precauzione. Viceversa, la maggior parte delle persone che sanno di avere l’HIV è lo trattano sanno benissimo di non poter trasmettere il virus. Ben diverso il tema di persone affette da HIV, che non seguono alcuna terapia e che quindi possono trasmettere il virus ad altre persone. Queste sono obbligate ad informare il partner se vogliono avere rapporti non protetti. Eventuali infezioni e contagi da persone che consapevoli di poter contagiare, non hanno informato il partner del rapporto a rischio, sono soggette a denuncia per "lesioni".
Il mio partner può nascondermi il suo stato di sieropositivo?
Non è obbligato ad informarti. Spesso questa patologia, proprio per la grande ignoranza comune in materia, viene tenuta riservata. E' una patologia che non complica la vita alla coppia ne pregiudica nulla. Non si cambiano ne le abitudini ne lo stile di vita. In molti casi il partner sieropositivo che è bene informato sull'infiammazione HIV rispetto alla totale ignoranza comune, preferisce non allarmare il partner e lasciarlo tranquillo per non caricarlo di pesi o inutili pensieri. La buona salute di un rapporto a volte non si vuole compromettere con preoccupazioni trascurabili.
Il mio partner può nascondermi il suo stato di sieropositivo?
Non è obbligato ad informarti. Spesso questa patologia, proprio per la grande ignoranza comune in materia, viene tenuta riservata. E' una patologia che non complica la vita alla coppia ne pregiudica nulla. Non si cambiano ne le abitudini ne lo stile di vita. In molti casi il partner sieropositivo che è bene informato sull'infiammazione HIV rispetto alla totale ignoranza comune, preferisce non allarmare il partner e lasciarlo tranquillo per non caricarlo di pesi o inutili pensieri. La buona salute di un rapporto a volte non si vuole compromettere con preoccupazioni trascurabili.
Se faccio sesso con una persona che ha l’HIV contraggo automaticamente il virus?
No. E' al 100% sicuro se la persona sieropositiva è in terapia da almeno 6 mesi con viremia azzerata (per azzerata si intende un valore sotto 50 copie). Le ultime ricerche parlano di NON contagiosità fino a 600 copie e di improbabile contagiosità fino a 1000 copie. La trasmissione dell’HIV non è automatica nemmeno con viremia sopra 5000 copie. Più è alta la viremia più aumenta il rischio di contagio ma sempre subordinatamente ad un altra serie lunga di condizioni come ferite aperte, difese immunitarie basse del partner sieronegativo, ecc.
Baciarsi con una persona sieropositiva HIV che non si cura può essere rischioso?
No, la saliva non è in grado di trasmettere l’HIV.
E masturbarsi reciprocamente con una persona HIV che non usa terapia?
No, la masturbazione è una pratica sicura. Il contatto di sperma e secrezioni vaginali con le mani (e con la pelle in generale) non rappresenta un rischio: la pelle integra è una barriera efficace e nemmeno graffi superficiali o pellicine alzate sono sufficienti a consentire al virus di entrare in circolazione nel sangue.
Nella vita di tutti i giorni corro dei rischi?
No, l’HIV non si trasmette nei contatti quotidiani e nessun familiare di una persona con HIV è stato mai infettato. L’HIV non si trasmette vivendo o lavorando insieme, usando le stesse stoviglie e gli stessi servizi igienici o scambiandosi gli indumenti.
Se mi pungo con una siringa abbandonata?
Il virus dell’HIV esposto all’aria muore rapidamente e non ci sono mai stati casi di persone infettate in questo modo. Vi è però il rischio di entrare in contatto con altri virus più resistenti nell’ambiente esterno come quelli dell’epatite B (HBV) e dell’epatite C (HCV), per questo è meglio consultare subito un medico.
Sicuramente se sei arrivato qui, hai scoperto cose che non sapevi e le tue convinzioni errate in materia di HIV sono cambiate. Parlando con 10 persone diverse di questo tema, vedrai quante informazioni sbagliate riceverai, da parte di chi penserà di conoscere l'argomento in maniera esaustiva. Nella realtà c'è molta confusione (anche tra medici , professionisti e intellettuali) e la "paura" è sempre in agguato, soprattutto per gli stupidi. La base della cultura è sempre la curiosità di conoscere la verità delle cose attraverso canali istituzionali e tracciabili. Oggi parlare di VAIOLO o PESTE o TUBERCOLOSI è cosa che non impaurisce, sono malattie curabili e non si muore se chi si ammala viene curato nelle giuste tempistiche. Avverrà con il tempo anche per l'HIV che oggi ancora fa paura, ma solo perché non si conosce la malattia considerata a livello medico come una semplice infiammazione cronica.
COVID
Conosciuta anche come malattia respiratoria acuta da SARS-CoV-2 o malattia da coronavirus 2019, è una malattia infettiva respiratoria causata dal virus denominato SARS-CoV-2 appartenente alla famiglia dei coronavirus. Intorno all'autunno del 2019, le autorità sanitarie della città di Wuhan in Cina (circa 11 milioni di abitanti), riscontrarono i primi casi di pazienti che mostravano i sintomi di una "polmonite di causa sconosciuta"; questo primo gruppo di malati era in qualche modo collegato al locale mercato umido, costituito da circa un migliaio di bancarelle su cui si vendevano anche polli, fagiani, pipistrelli, marmotte, serpenti, cervi macchiati e organi di conigli oltre ad altri animali selvatici. L'origine è al 2023 ancora incerta e tra gli indiziati vi è stato aggiunto il cane procione Essendo considerata come un influenza con alta viralità e con tasso di mortalità del 10%, i potenziali rischi di decesso a livello mondiale, potevano raggiungere un picco di 1 miliardo di decessi in caso di totale copertura del pianeta. Poteva essere la più grave crisi medica della storia. Nel momento di massima diffusione e in mancanza dei vaccini, la quarantena è stata l'unica strada percorribile per limitare la diffusione. In quel periodo anche sentire uno starnuto di uno sconosciuto a dieci metri di distanza, metteva terrore in chiunque. Durante il periodo di quarantena, sono morte quasi due milioni di persone nel mondo e grazie al Vaccino, si è bloccata la diffusione. Essendo una malattia che ha coinvolto l'intera popolazione mondiale a livello informativo, tutti ne hanno conosciuto il decorso, le informazioni sulla quarantena e i risultati dei vaccini. Eppure anche essendo nell'era del web 2.0, a vaccinazione ultimata e al ritorno alla normalità, la stupidità di molti si è notata nelle mascherine e nelle paure di chi, ha continuato nell'adoperarsi in svariate operatività anti covid. Ad oggi, troviamo gente con mascherina, persone che cercano il distanziamento, attività commerciali che hanno lasciato installate barriere in pexiglass.
Oggi, essere contagiati dal COVID è come contrarre la classica influenza di stagione. Quella malattia che uccideva e che impauriva anche per un solo starnuto, è diventata parte della nostra vita e non più preoccupante.
a cura di Devis Paganelli