di Devis Paganelli - Talent Scout
Il "sistema Weinstein"' é molto ma molto più diffuso di quanto si possa pensare. L'idea che nessuno si "svenderebbe" in cambio dell'illusione di diventare celebri, è totalmente errata.
Chi volesse fare un test, potrebbe creare un account sui social, magari fingendosi un importante regista o un noto attore, per poi, tentare approcci con ragazze o ragazzi di ogni età, proponendo visibilità, notorietà e successo in cambio di qualcosa.
Insomma, le classiche cose che i tanti malati di "f" ormai si inventano per divertirsi con qualche allocco/a che cade nel tranello. Ma, ripeto MA, un semplice test fatto da chiunque per qualche giorno, non funziona.
Non determina risultati attendibili.
Per intenderci, se ad effettuare un tentativo di 'abbordaggio' fosse uno qualunque e per qualche giorno, il riscontro sarebbe nullo. Pochi (e non dico nessuno sia chiaro), ragazza o ragazzo che sia, cadrebbero nella rete di proposte indecenti di profili evidentemente finti, o di un utente 'muratore' (senza nulla da togliere al muratore) o di un personaggio che nella vita organizza eventi di piazza e che sul web promette la conduzione in un programma in prima serata su Rai1. Ma questo non significa che non ci siano tanti allocchi in cerca di gloria, pronti a tutto per ottenere successo.
Una ricerca costante, sviluppata su un bacino di 5000 soggetti (uomini e donne) realizzata invece da uno credibile ed esposto nel settore dello spettacolo, offre esiti del tutto inaspettati. Esiti che dimostrano come, ogni giorno, centinaia di ragazze e ragazzi cadano nella rete di personaggi (diciamolo) di 'merda'.
Il fatto che questi "allocchi" si lascino trasportare nel vendersi aspettandosi fama e gloria in cambio, credo sia la conseguenza del nostro tempo.
E' ormai risaputo quanto sia pieno di adolescenti che si prostituiscono per una ricarica al cellulare, per una borsa, per un abito firmato e questi sono solo la punta dell'iceberg.
Purtroppo, nessuno si immagina quanto di sommerso in realtà ci sia nella realtà.
Molti soggetti non si svendono non perché questo sia qualcosa di sbagliato e/o immorale, ma spesso perché non si fidano della persona che si trovano di fronte.
Molti altri non si svendono perché il controvalore non è consono alle proprie aspettative. Per essere chiari "a letto con te per fare la valletta no, ma se si parla di una parte come protagonista in un film, se ne può parlare".
Quelli che non si svenderebbero a prescindere dal controvalore, sono veramente molto molto pochi.
In forse quasi dieci anni, senza mai ovviamente proseguire più di tanto l'argomento, ho spesso, a mio modo, appurato, attraverso i social, quante siano le ragazze e i ragazzi, pronti veramente a qualunque cosa pur di ottenere celebrità o un momento di gloria. Il tono delle conversazioni da me utilizzato (che mai hanno avuto ovviamente nessuno sviluppo e che si sono fermate al dialogo) è sempre stato educato e il resoconto è quello che segue. Preciso che negli ultimi anni si è molto ridimensionata la disponibilità a cedere a compromessi, anche se, si è innalzata la quantità di utenti che, arrivano a prostituirsi direttamente in cambio di denaro.
CAMPIONE DI C.A. 3000 utenti in 10 anni
Cederesti a compromessi per ottenere successo.?
Ragazzi
42% No
37% Si
14% Dipende da cosa ottengo
7% Cambia argomento, fa finta di non capire
Ragazze
55% Si
21% No
19% Dipende da cosa ottengo
5% Cambia argomento, fa finta di non capire
Per quel che riguarda le CHAT, non sempre è stato posto un quesito diretto, ma spesso più semplicemente, sono stati trattati argomenti, volti ad ottenere questo genere di informazione attraverso un semplice dialogo amichevole, pseudo confidenziale e a volte decisamente indiscreto se non volutamente inopportuno.
La statistica deriva anche dai dati raccolti, da candidature alle varie iniziative per le quali ho svolto attività di casting e da interviste per il magazine SLIDE. In queste iniziative infatti, era presente nel form di candidatura o intervista, il quesito "per ottenere successo, pensi basti il talento o accetteresti compromessi".
E' una statistica ovviamente non precisa, ma sicuramente verosimile.
Purtroppo in due occasioni, in due anni, ho ricevuto contatti da utenti che avevano ricevuto messaggi, pubblicità, virus e quant'altro inviati dal mio account. Questo mi ha permesso di appurare che il mio account facebook era stato violato, pertanto alcuni dati (ma assai di ben poca importanza) possono essere falsificati da questa manomissione.