A Sanremo, gli eventi di intrattenimento sono tantissimi, alcuni molto importanti, ma quelli attrattori turistici e catalizzatori mediatici, sono praticamente due : Festival di Sanremo e Casa Sanremo. Uno, evento Rai organizzato al Teatro Ariston, l'altro evento di Gruppo Eventi organizzato al Palafiori, struttura pubblica, pianificata come hospitality proprio durante il Festival di Sanremo. Un momento di promozione del territorio e anche momento di intrattenimento per i tanti turisti che affluiscono in questa città in quel periodo. Il Comune ringrazia. Come? Raddoppia a sopresa il canone d'affitto del Palafiori di €.50.000.
Questo a 20 giorni lavorativi dal Festival. C'è crisi si sa ma non per il Comune di Sanremo. Qui le cose vanno a gonfie vele. Le aziende di tutto il mondo non vedono l'ora di investire il proprio denaro in questa città. Le aziende aprono anzichè chiudere. Gli hotel sono pieni tutto l'anno. L'amministrazione ha richieste di centinaia di investitori interessati che contattano l'amministrazione, per fare eventi con continuità come se non esistesse altra città che Sanremo per fare iniziative. Sarebbe bello fosse così. E se così fosse, sarebbe forse giustificato alzare il "tiro" aumentando un canone d'affitto già altissimo per una struttura che ammettiamolo, non è poi un granché per come viene consegnata a chi poi sa invece allestirla per renderla esclusiva.
Ma quello che avete appena letto è solo tanta ironia. Le cose non vanno affatto bene a Sanremo. Già l'idea di indire un bando per l'8 Dicembre, quando l'evento più famoso dell'anno si tiene a poco più di 20 giorni lavorativi è discutibile, farlo poi aumentando all'improvviso a più del doppio il canone, è sicuramente cosa che farà riflettere nei prossimi giorni a chi ha preso questa decisione. Questo perché, con buone probabilità il palafiori rimarrà chiuso e quindi non solo le casse dell'amministrazione già povere, non percepiranno il canone più che raddoppiato, ma non otterranno nemmeno quel canone certo che il precedente inquilino era già pronto a versare. Un flop anticipato quindi. A meno che dietro non ci sia altro! Un canone appositamente spropositato per allontanare potenziali interessati per motivi che non si è tenuti a sapere? Mistero.
E così il Palafiori rimarrà chiuso con grande probabilità, questo perché chi, a poco più di un mese dal Festival di Sanremo può pensare di investire 120.000 euro oltre iva, per arrivare a quasi 400.000 euro di investimento generale per allestimenti, contenuti, spese e manovalanza?
A trovare beneficio da questa operazione, sarà un privato quindi, tant'è che Vincenzo Russolillo, patron di Casa Sanremo, ha già trovato e contrattualizzato per tre anni, la nuova location, più prestigiosa "Villa Ormond" già dimora adiacente alla diretta del "Dopo Festival" Rai.
Navette gratuite che veicoleranno i visitatori dal centro di Sanremo alla magnifica Villa, spostando quindi l'attenzione dalla città. Chi passerà infatti dal centro alla villa, è facile che resti in villa per i vari eventi tutto il giorno, incluso per il "Dopo Festival", disincentivando le classiche passeggiate per le vie del centro, a discapito dell'indotto per l'economia locale.
Una lussuosa soluzione che appare essere più una "promozione" anziché una "alternativa" considerando che Villa Ormond è certamente più bella e prestigiosa del Palafiori. Per chi è fatalista, questo cambio di programma è probabilmente l'opportunuità che ha concesso a Casa Sanremo, un ulteriore passo in avanti.
Indiscrezioni immediate, dopo quella che appare una assurda gaffes, rivelano che potrebbero esserci colpi di scena in caso (quasi certo) di mancata assegnazione del Palafiori. Non sarebbe esclusa infatti, l'ipotesi di una amministrazione comunale che con tanto di scuse, chiede last minute al patron Vincenzo Russolillo di tornare sui suoi passi, accettando di gestire il Palafiori a condizioni più favorevoli. C'è da dire, che con questo atteggiamento, qualsiasi altro, risponderebbe in tal caso : "Certo, potrei pensarci. Quanto mi pagate per farlo?". Chi vivrà vedrà.